SALMORIGLIO... il blog di condimento!

venerdì, novembre 02, 2007

Tatuaggio

Il tatuaggio è un'arte diventata una moda troppo inflazionata. Il delfino sulla spalla, il disegno tribale all'inguine, il nome in geroglifico, l'angelo sul fondoschiena (tipicamente femminile, mi auguro!). Se prima il tatuaggio era qualcosa di eccentrico, adesso è cosa di tutti, un po' come il piercing. E prima o poi vedremo le vecchiette di paese, le nostre nonnine, con tatuaggi raffiguranti diavoli infuocati sopra le chiappe al momento di darci le spalle per la somministrazione dell'iniezione contro i dolori... Eppure non tutti sanno il profondo significato di quest'arte le cui origini si perdono nella storia dei tempi. Le storia del tatuaggio (fonte: Wikipedia) è molto affascinante: "è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per gran parte della sua esistenza; a seconda degli ambiti in cui esso è radicato ha potuto rappresentare ad esempio sia una sorta di carta d'identità dell'individuo, che un rito di passaggio ad esempio all'età adulta. Tatuaggi terapeutici sono stati ritrovati sulla mummia Otzi (ca. 3300 a.C.) ritrovata nel 1991 sulle Alpi, altro ritrovamento con tatuaggi anche piuttosto complessi è quello dell'"uomo di Pazyryk" in centro Asia con complicati tatuaggi rappresentanti animali. Tra le civiltà antiche in cui si sviluppò il tatuaggio fu l'Egitto ma anche l'antica Roma, crocevia di civiltà, dove venne vietato dall'imperatore Costantino, a seguito della sua conversione al cristianesimo ("Non vi farete incisioni nella carne per un defunto, nè vi farete tatuaggi addosso. Io sono il Signore" Levitico 19.28'). Altri popoli che svilupparono propri stili e significati furono quelli legati alla sfera dell'Oceania, in cui ogni particolare zona nonostante, le similitudini, ha tratti caratteristici ben definiti. Famosi quelli Maori, ed inoltre fra i popoli del monte Hagen, giapponesi, cinesi e gli Inuit anche se praticamente ogni popolazione aveva suoi caratteristici simboli e significati. Nella zona Europea dopo che per motivi religiosi venne praticamente proibito, venne "riscoperto" al momento delle navigazioni della zona oceanica.".

2 Comments:

  • Anch'io tempo fa avrei "gradito" farmi un tatuaggio. Ma purtroppo un tatuaggio è come un diamante..."è per sempre", a meno che non si sia disposti ad avere delle belle cicatrici o delle bruciature da laser per rimuoverli... Meglio lasciare da parte le mode... oggi cambiano troppo in fretta....
    Saluti a tutti.....

    By Anonymous Anonimo, at 10:29 AM  

  • Non dimentichiamo la moda dei tagli e delle bruciature, io ne ho uno bellissimo e grande. La cicatrice che mi hanno lasciato al Garibaldi per un'appendicite sembra più che altro il regalo di uno squalo bianco! Eppure non vale, infatti per essere alla moda il taglio o la bruciatura te li devi fare volutamente!!!

    By Anonymous Anonimo, at 11:44 PM  

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