Il Commodore 64
Uno dei più desiderati regali di Natale della mia vita di adolescente fu il mitico Commodore 64. Un computer che ha segnato generazioni di ragazzi con i suoi giochi, i suoi programmi e soprattutto le sue musiche. Adoro quelle musiche che ancora oggi evocano i ricordi dei pomeriggi trascorsi dinanzi al "monitor", che per molti poi non era altro che la tv in bianco e nero, unico televisore presente in casa. E con sorpresa e gioia ho riletto il nome del compositore di molte musichette per giochi del C64, Rob Hubbard, nella creazione di un cd/dvd dedicato alla realizzazione sinfonica delle più famose di esse.
Solo 64 kilobyte di memoria, tanti per l'epoca (era il 1982) ma ridicoli se oggi li paragoniamo a quelli di una sim card (il mio telefonino ne ha addirittura 128!). Proprio in questi giorni il computer più venduto al mondo ha compiuto 25 anni. E con lui matura la mia nostalgia di quegli anni spensierati, quando l'era del digitale cominciava a infiltrarsi tra i giovani, e ci distoglieva dagli interessi per i giochi più classici, così tra un tiro di pallone e l'altro, si iniziava a prendere mano con la dattilografia mono-dito, coi joystick, con le regolazioni dell'azimuth, coi turboload, coi floppy disc... bei tempi. Tutto passato, o almeno riposto nel fondo di qualche vecchio armadio in garage. Sigh! Tanti auguri! SYS64738...