SALMORIGLIO... il blog di condimento!

venerdì, dicembre 26, 2008

Anch'io ero una rockstar (da salotto)

Siamo in molti ad avere ormai almeno un nick che ci identifica nella nostra vita virtuale. Abbiamo bisogno di autenticarci per entrare su FaceBook, per chattare nel forum di nostro interesse, per accedere al Messenger... Ma chi siamo? Sto vivendo un momento di confusione, tra vita reale e vita virtuale. La confusione deriva dal fatto che forse ho sempre scomposto le idee scritte e pubblicate in questo blog da quello che magari sono veramente... veramente... Be', non voglio tediarvi con idee filosofiche sul senso della vita. A proposito di realtà virtuali, mentre stavo su YouTube, ho scoperto l'esistenza di un nuovo popolo internettiano, che si affianca per numero al popolo dei giocatori di multiplayer quanto a quello dei chattaroli. Ma si tratta di un popolo non esclusivamente virtuale, ma anche reale. Si tratta dei LRRG (che sta per Living Room Rock Gods), e cioè rock-star da salotto: grandi e piccoli virtuosi musicisti, in un piccolo angolo della loro casa, trovano modo di esibirsi su internet, sconosciute celebrità che sognano magari di diventare come i loro idoli, insomma il sogno che abbiamo (avuto) quasi tutti quando eravamo più spensierati...

2 Comments:

  • Oddio, allora anche il mio potenziale artistico potrebbe trovare un suo sfoCo!!!!!
    Baci "saltellanti"

    By Blogger Esse, at 12:09 AM  

  • A proposito della tua confusione, potresti leggere il seguente libro:
    La tecnologia digitale ha reso più facile e comoda la vita dell'uomo o sta sconvolgendo la sua mente?
    Vittorino Andrioli Ed.Rizzoli; 220pp; 10,00 Euro
    La risposta dell'autore è che l'uomo vive una contraddizione che è la sua stessa vita. La vita di ciascuno di noi è un dono bellissimo, ci offre ogni giono tante possibilità di fare cose bellissime e quante cose non dico nemmeno belle, ma decenti facciamo? Internet è la vita digitale che offre ogni giorno infinite possibilità e quanto del nostro tempo, un tempo bada bene limitato, sprechiamo in banalità e futilità. Perdiamo gli incontri veri, le persone in carne ed ossa, le storie che possono cambiare la nostra storia. Un esempio è questa poesia: La giovane ebrea al suo amato musulmano
    C’è una pozza di sangue tra te e me.
    Mio Dio, chi l’ha versato?
    chiunque sia stato,
    caro, è sangue sprecato.
    Ma io so che l’amore
    mio, se mi aprirai le braccia,
    potrà vederlo asciugato.
    Vieni, non tardare.
    (MARIO LUZI, Parlate, a cura di Stefano Verdino, Interlinea)
    Questa è la poesia che può fermare un cannone perchè vuole toccare l'anima dell'uomo che può attivare quel cannone. Quanta poesia credi dovrebbe inondare internet? E quanta poesia trovi su internet?
    Ciao da Fabio

    By Anonymous Anonimo, at 5:28 PM  

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